Sala Botticelli

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Sandro Botticelli è uno degli artisti simbolo del Rinascimento, e in particolare del Rinascimento fiorentino, non solo per la bellezza delle sue dee e delle sue Madonne, ma anche per molti altri motivi. Personaggio di grande cultura, è stato uno dei più raffinati pittori del suo tempo. Ha dato forma agli ideali dei filosofi neoplatonici, è stato il pittore per eccellenza dei Medici e ha saputo dimostrare grandi doti cimentandosi in un’ampia varietà di soggetti.
La carriera di Botticelli si svolse quasi per intero nella Firenze di Lorenzo il Magnifico: l’artista, infatti, cominciò a lavorare in proprio dal 1469, anno che coincide con l’inizio della signoria del Magnifico, figura di notevole rilevanza non solo sul piano politico ma anche sul piano culturale, essendo stato il Magnifico un grande mecenate di artisti e letterati, che riuniti nella sua corte diedero vita a una fervente cerchia di intellettuali. Botticelli vive dunque il momento più luminoso del Rinascimento fiorentino: la fine della signoria medicea avrebbe significato per lui una profonda crisi che lo avrebbe portato, negli ultimi anni della sua vita, a cambiare completamente i propri orientamenti per poi anche smettere la carriera di artista.

La Primavera di Sandro Botticelli, con figure mitologiche in un giardino fiorito, simbolo della rinascita e della primavera

La carriera artistica di Botticelli comincia nel segno dei suoi maestri, su tutti Filippo Lippi e il Verrocchio, come si vede nella Madonna della Loggia, una delle sue prime opere note. Provengono dalla lezione di Filippo Lippi la grazia, il lirismo, il gusto per il contorno marcato e la resa realistica dei dettagli: sono elementi che Botticelli rielabora, reinterpreta e fa diventare veri “marchi” della sua pittura.
Prima ancora di dedicarsi alla pittura mitologica per la quale è universalmente noto, Botticelli eccelse nell’arte religiosa. Il nome di Botticelli è tuttavia legato principalmente alla Nascita di Venere e alla Primavera, entrambe eseguite per Lorenzo di Pierfrancesco de Medici, cugino del Magnifico. L’opera-simbolo dell’ultimo Botticelli è la Natività mistica, del 1501 (è l’unica opera di Botticelli datata e firmata), conservata alla National Gallery di Londra.

La Nascita di Venere di Sandro Botticelli, raffigurante Venere emergente dalle acque su una conchiglia, circondata da figure mitologiche

Per conoscere l’arte di Sandro Botticelli è imprescindibile recarsi a Firenze, dove si trovano i suoi maggiori capolavori. I più noti sono agli Uffizi, dov’è possibile vedere la Nascita di Venere, la Primavera, la Madonna del Magnificat, la Madonna della Loggia, l’Adorazione dei MagiPallade e il centauro, la Fortezza, il Ritorno di Giuditta a Betulia e diversi altri. Alla Galleria dell’Accademia si ammirano opere come la giovanile Madonna col Bambino, due angeli e Giovanni Battista e la Madonna del Mare, mentre Palazzo Pitti conserva il Ritratto di Giovane e il Ritratto di giovane donna, e sempre a Firenze si può vedere il Sant’Agostino nello studio nella chiesa di Ognissanti. Non tutti sanno che Sandro Botticelli ha affrescato anche la Cappella Sistina: là dove solitamente si va per vedere Michelangelo, si ammirano anche, sulle pareti laterali, tre scene di Botticelli, ovvero le Prove di Mosè, la Punizione dei ribelli e le Prove di Cristo.

Ritratto di giovane di Sandro Botticelli, raffigurante un giovane con cappello a fascia ed una tunica rossa